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Steatosi epatica – Ecografia specialistica o generica: l’importanza di uno specialista dedicato per la migliore diagnosi

Aggiornamento: 9 ago

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Dr. Francesco Caruso - Specialista in chirurgia mininvasiva e senza dolore - Tel. 333/8887415 - mail: carusochirurgo@gmail.com

Molti pazienti ricevono la diagnosi di steatosi epatica in seguito a un’ecografia “di routine”, eseguita magari per controllare la colecisti o per indagare dolori addominali vaghi. Il referto, in questi casi, può limitarsi a poche parole: “Fegato lievemente aumentato di ecogenicità”.


Ma la domanda che dovremmo porci è: questa informazione è sufficiente per capire se la mia steatosi è lieve, moderata o grave? E soprattutto: può dirci se c’è anche fibrosi o cirrosi?

La risposta, nella mia esperienza clinica, è no. E il motivo è semplice: non tutte le ecografie sono uguali.


Steatosi epatica: Ecografia generica vs ecografia epatica specialistica


L’ecografia è uno strumento potentissimo per lo studio del fegato, ma la sua efficacia dipende da due fattori fondamentali:


  1. La competenza specifica dell’operatore

  2. Il protocollo di esame adottato


Un’ecografia “generica” spesso si limita a valutare le dimensioni e l’ecogenicità del fegato. Un’ecografia specialistica epatica, invece, comprende:


  • Valutazione dettagliata della morfologia e dei margini del fegato

  • Analisi del pattern ecostrutturale e del grado di ecogenicità (steatosi lieve, moderata, severa)

  • Studio dei diametri vascolari (vena porta, vene sovraepatiche)

  • Valutazione di segni di ipertensione portale (diametro portale, flusso portale, eventuale splenomegalia)

  • EcocolorDoppler per analizzare flussi e resistenze

  • Identificazione di eventuali noduli focali (benigni o sospetti per HCC)

  • Misurazione indiretta della rigidità epatica, se disponibile (tecniche di elastografia integrate)


Perché lo specialista fa la differenza


Un operatore esperto in ecografia epatica sa cosa cercare e come interpretare i reperti alla luce della storia clinica del paziente. Nella pratica quotidiana, questo significa:


  • Distinguere tra una semplice steatosi e una steatoepatite con segni iniziali di fibrosi

  • Identificare varici o circolazione collaterale come segno di ipertensione portale

  • Riconoscere noduli di piccole dimensioni che possono sfuggire a un occhio non allenato


In un caso recente, un paziente di 50 anni, già diagnosticato con “steatosi lieve” da un’ecografia standard, è arrivato al mio ambulatorio per un controllo di routine. Con un esame specialistico, abbiamo riscontrato segni precoci di cirrosi e un piccolo nodulo di 14 mm, rivelatosi carcinoma epatocellulare in fase iniziale: intervento curativo e prognosi eccellente. Se ci fossimo basati solo sul primo referto, quel tumore sarebbe stato scoperto troppo tardi.


L’ecografia specialistica nella sorveglianza


Le linee guida internazionali (AASLD, EASL, NICE) raccomandano, per i pazienti con steatosi avanzata o cirrosi, un’ecografia ogni 6 mesi eseguita da un operatore esperto in imaging epatico.Non è un dettaglio tecnico: è una strategia che può salvare vite, perché la diagnosi precoce di HCC aumenta enormemente le possibilità di trattamento curativo.


Tecnologia e formazione: un binomio necessario


Un ecografo di ultima generazione, con sonde ad alta frequenza e moduli Doppler ed elastografia, può fornire informazioni di altissima qualità.Ma senza l’occhio allenato dello specialista, questi dati possono passare inosservati o essere interpretati in modo incompleto.


Messaggio finale


Se hai la steatosi epatica, non accontentarti di sapere che “il fegato è un po’ grasso”.Chiedi che l’ecografia sia eseguita da un medico con formazione specifica in patologie epatiche e in centri che dispongano di strumenti adeguati.Perché la vera differenza, nella gestione della steatosi, non sta solo nel vedere il fegato, ma nel capire cosa sta succedendo e cosa può succedere in futuro.


Dr. Francesco Caruso

Specialista in chirurgia dell’apparato digerente

Chirurgia mininvasiva, proctologia, gastroenterologia

📍 Disponibile per visite specialistiche in Calabria, Milano e telemedicina

📞 Per appuntamenti: 333 8887415


Fonti principali:


  • European Association for the Study of the Liver (EASL) Clinical Practice Guidelines. J Hepatol. 2021.

  • American Association for the Study of Liver Diseases (AASLD) Guidance on HCC Surveillance. Hepatology. 2023.

  • NICE NG50 – Cirrhosis in over 16s: assessment and management. Updated 2023.

  • Scoglio R, Grattagliano I. Nuove linee guida NAFLD. Rivista SIMG. 2022.

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