Steatosi epatica e alcol: quanto basta per fare danni?
- Francesco Caruso
- 5 ago
- Tempo di lettura: 3 min

Molti pazienti, quando ricevono la diagnosi di steatosi epatica, mi pongono la stessa domanda: “Dottore, ma se bevo solo un bicchiere di vino al giorno, fa davvero male?”
La risposta breve è: sì. La risposta lunga, che vale la pena di leggere fino in fondo, è ancora più chiara: non esiste un livello sicuro di consumo di alcol per chi ha una malattia del fegato.
Steatosi epatica: Come l’alcol danneggia il fegato
L’alcol viene metabolizzato principalmente dagli epatociti, attraverso enzimi come l’alcol deidrogenasi e il citocromo P450 2E1. In questo processo si produce acetaldeide, una sostanza altamente tossica che:
danneggia le membrane cellulari
induce infiammazione
stimola la fibrosi
Quando nel fegato c’è già un accumulo di grasso (steatosi), l’alcol potenzia il danno e accelera il passaggio a steatoepatite, fibrosi e cirrosi.
Bere “moderato” non significa “sicuro”
Secondo il National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism (NIAAA), bere moderato significa 1 drink al giorno per le donne e 2 per gli uomini. Ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è netta: non esiste un livello di consumo di alcol che sia sicuro per la salute.
In chi ha già una steatosi – sia essa alcolica o metabolica – anche piccole quantità regolari possono innescare o accelerare l’infiammazione epatica.
Differenze tra uomini e donne
Le donne sono più vulnerabili agli effetti tossici dell’alcol, anche a parità di quantità ingerita, per due motivi principali:
Meno alcol deidrogenasi gastrica, quindi più alcol arriva al fegato in forma intatta.
Massa corporea e contenuto d’acqua inferiori, che portano a concentrazioni ematiche
più alte per la stessa dose ingerita.
Nella mia pratica ho visto donne sviluppare steatosi epatica severa ed epatopatia avanzata con consumi che, in un uomo, avrebbero prodotto danni molto più lentamente.
La combinazione più pericolosa: MASLD + alcol
Un paziente con Malattia Epatica Associata a Disfunzione Metabolica (MASLD), sovrappeso e con glicemia alta, che beve regolarmente alcol, ha un rischio di progressione moltiplicato. Uno studio pubblicato su Hepatology nel 2020 ha dimostrato che anche un consumo moderato di alcol può raddoppiare la velocità di progressione della fibrosi nei pazienti con MASLD.
Esempio clinico
Un uomo di 58 anni, con steatosi metabolica e colesterolo alto, beveva “solo” due bicchieri di vino rosso a cena. Dopo quattro anni senza modifiche dello stile di vita e con consumo invariato, la sua elastografia è passata da 7 kPa (fibrosi lieve) a 16 kPa (fibrosi avanzata).Al contrario, un paziente coetaneo con stesso quadro iniziale, che ha eliminato l’alcol e perso il 9% del peso, ha visto un miglioramento da 8 a 5 kPa nello stesso arco di tempo
Le linee guida cosa dicono
AASLD 2019 / 2024: chi ha una malattia epatica, in particolare steatosi, dovrebbe astenersi completamente dall’alcol
OMS 2023: nessuna quantità è sicura, nemmeno per chi è sano
EASL 2021: in pazienti con MASLD, anche consumi leggeri sono associati a peggioramento della fibrosi
Messaggio finale
Se il fegato è già in difficoltà, l’alcol è come gettare benzina sul fuoco. Non importa che sia vino, birra o superalcolico: il rischio è legato alla quantità totale di etanolo.L’astensione completa resta la strategia più sicura.Nella mia esperienza, è anche la decisione che fa la differenza tra un fegato che peggiora inesorabilmente e uno che può recuperare in pochi anni.
Dr. Francesco Caruso
Specialista in chirurgia dell’apparato digerente
Chirurgia mininvasiva, proctologia, gastroenterologia
📍 Disponibile per visite specialistiche in Calabria, Milano e telemedicina
📞 Per appuntamenti: 333 8887415
Fonti principali:
Crabb DW et al. Diagnosis and Treatment of Alcohol-Associated Liver Diseases. Hepatology. 2020;71(1):306-333.
Jophlin LL et al. ACG Clinical Guideline: Alcohol-Associated Liver Disease. Am J Gastroenterol. 2024;119(1):30-54.
World Health Organization. No level of alcohol consumption is safe for our health. 2023.
NIAAA. Alcohol Facts and Statistics.
EASL Clinical Practice Guidelines on Non-Alcoholic Fatty Liver Disease. J Hepatol. 2021.


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