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Diverticolite recidivante - quando è il momento di operare

Dr. Francesco Caruso - Specialista in chirurgia mininvasiva e senza dolore - Tel. 333/8887415 - mail: carusochirurgo@gmail.com
Dr. Francesco Caruso - Specialista in chirurgia mininvasiva e senza dolore - Tel. 333/8887415 - mail: carusochirurgo@gmail.com

C’è una frase che sento spesso in ambulatorio, quasi sempre pronunciata con un misto di rassegnazione e frustrazione:

“Dottore, è la terza volta in un anno… mi sa che è il caso di toglierlo, questo pezzo di intestino, no?”

La verità è che nessuno vorrebbe arrivare alla chirurgia, ma a volte è la scelta più saggia. Non per urgenza, non per paura, ma per riprendersi il controllo sulla propria vita.Vediamo insieme quando ha senso parlare di intervento, come si svolge e cosa aspettarsi.


Quante recidive sono “troppe”?


Non c’è un numero magico, valido per tutti. Ma più di due episodi in un anno, oppure una qualità della vita compromessa da dolore cronico, alterazioni dell’alvo, assenza di serenità alimentare, sono segnali importanti.


Non parliamo solo di chi finisce ripetutamente in pronto soccorso, ma anche di chi vive con il terrore che il dolore torni, che un viaggio o una cena possano scatenare un nuovo attacco.In questi casi, l’intestino diventa una prigione.


Lo studio DIRECT (pubblicato su JAMA) ha confrontato il trattamento conservativo con la resezione laparoscopica del sigma nei pazienti con recidive frequenti o sintomi cronici.Il risultato è stato netto: i pazienti operati stavano meglio, con punteggi più alti nella qualità di vita (GIQLI), meno dolore e maggiore libertà nella vita quotidiana.

REVIEW JAMA DIVERTICOLITE 2025
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Come si decide di operare?


Decidere di operare una diverticolite recidivante non è una resa, ma una scelta ragionata.Si valuta:

  • il numero di episodi

  • la presenza di complicanze (ascessi, fistole, stenosi)

  • l’età del paziente

  • lo stato generale di salute

  • le aspettative personali


La decisione si prende insieme, dopo aver escluso patologie neoplastiche con colonscopia e imaging, e aver discusso bene rischi e benefici.

Io dico sempre ai miei pazienti:

“Non decido io se devi essere operato. Ti aiuto a capire se questa scelta può migliorare la tua vita.”

L’intervento: come si svolge?


L’intervento consiste in una resezione del tratto di sigma malato, cioè il segmento del colon dove si concentrano i diverticoli infiammati.Si esegue quasi sempre in laparoscopia, con 3 o 4 piccoli accessi (senza grandi tagli), e dura circa 90–120 minuti.

Nella maggior parte dei casi, si esegue un’anastomosi primaria: il colon viene tagliato e poi ricucito, senza necessità di stomia.La degenza media è di 4–5 giorni, il recupero completo avviene in 3–4 settimane. In molti casi, il paziente può camminare il giorno dopo l’intervento, mangiare leggero in poche ore, e tornare al lavoro in due o tre settimane.


E la stomia?


È la paura più grande. Oggi, la stomia è rara nei pazienti operati in elezione e con condizioni generali buone. Viene utilizzata solo in casi selezionati, ad esempio se il colon è molto infiammato o dilatato, oppure se ci sono comorbidità gravi.

Anche quando si rende necessaria, spesso è temporanea: dopo 2–3 mesi può essere chiusa con un secondo intervento, meno invasivo.


E dopo l’intervento?


La stragrande maggioranza dei pazienti torna a una vita normale.Niente più coliche improvvise, niente più antibiotici a cicli, niente più paura.

Pietro, un mio paziente di 54 anni, operato nel 2022 dopo quattro episodi in 18 mesi, mi ha detto al controllo a 6 mesi:

“Mi sembra di essere tornato me stesso. Non ci penso più ogni volta che ho un crampo.”

Il colon operato, se tutto va bene, non ha bisogno di farmaci, né di controlli eccessivi. Solo uno stile di vita equilibrato, come quello che tutti dovremmo avere.


Conclusione: operare non è un fallimento, ma un’opportunità


La chirurgia nella diverticolite recidivante non è un intervento d’urgenza, ma una scelta di libertà.Per chi ha provato tutto, ha modificato dieta, stile di vita, ma continua a convivere con la malattia, l’intervento è una porta aperta verso una qualità di vita migliore.

Il momento giusto per operare non lo dice un protocollo, ma lo sente il paziente.Io sono qui per ascoltarlo, spiegargli bene i pro e i contro, e accompagnarlo, se lo desidera, in un percorso sicuro, mininvasivo e risolutivo.


Dr. Francesco Caruso

Specialista in chirurgia dell’apparato digerente

Chirurgia mininvasiva, proctologia, gastroenterologia

📍 Disponibile per visite specialistiche in Calabria, Milano e telemedicina

📞 Per appuntamenti: 333 8887415

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