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Diagnosi della diverticolite - TAC ecografia o risonanza? Facciamo chiarezza

Dr. Francesco Caruso - Specialista in chirurgia mininvasiva e senza dolore - Tel. 333/8887415 - mail: carusochirurgo@gmail.com
Dr. Francesco Caruso - Specialista in chirurgia mininvasiva e senza dolore - Tel. 333/8887415 - mail: carusochirurgo@gmail.com

Una delle domande più frequenti che ricevo in ambulatorio è:

“Dottore, ma che esame devo fare per sapere se ho la diverticolite?”

Spesso si arriva al pronto soccorso con un dolore addominale importante, magari associato a febbre, e si viene sottoposti rapidamente a una TAC. Altre volte si tenta una diagnosi con ecografia, magari privata o in studio. In altri casi si rimanda tutto alla colonscopia… che però, in fase acuta, può essere addirittura pericolosa.


Vediamo quindi quali sono gli esami giusti, quando vanno fatti e a chi sono più indicati.


🧠 L’importanza di una diagnosi corretta


La diverticolite può avere una presentazione molto variabile, da forme lievi a quadri acuti e pericolosi per la vita. Per questo, è fondamentale:


  • confermare la diagnosi clinica

  • valutare la gravità

  • escludere complicazioni come ascessi, perforazioni, fistole o ostruzioni


Sbagliare o ritardare l’imaging può significare curare male o tardi una condizione potenzialmente seria.


🩻 TAC con mezzo di contrasto: lo standard assoluto


✅ Quando usarla?


Sempre, quando si sospetta una diverticolite con febbre, dolore acuto o segni sistemici


📊 Dati tecnici:


  • Sensibilità: 98–99%

  • Specificità: 99–100%

  • Identifica con precisione:

    • infiammazione parietale

    • presenza di diverticoli

    • edema del mesentere

    • aria libera

    • ascessi, fistole, ostruzioni


💡 Caso reale:


Una paziente di 64 anni, diabetica, arriva con febbre 38.4°C e dolore addominale in fossa iliaca sinistra. Viene fatta una TAC: diverticolite con piccolo ascesso retrocolico di 3 cm. Nessun segno peritonitico. Grazie alla diagnosi tempestiva, si è evitato l’intervento e si è proceduto con drenaggio percutaneo e antibiotici EV → dimessa in 7 giorni.


📷 Ecografia addominale: utile, ma in mani esperte


✅ Quando può essere usata?


  • In fase iniziale o nei pazienti giovani, normopeso, senza segni sistemici

  • Quando la TAC non è subito disponibile

  • Come triage rapido, ad esempio in PS o ambulatorio


📊 Dati:


  • Sensibilità: 77–98%

  • Specificità: 80–99%

  • Utile per:

    • infiammazione del sigma

    • esclusione di patologie ginecologiche o urinarie


💡 Il punto critico:


Ecografia e obesità non vanno d’accordo. Se il paziente ha un BMI >30, l’ecografia spesso non riesce a visualizzare bene l’intestino profondo. In questi casi, meglio non perdere tempo e andare diretti alla TAC.


🩺 Ecografia "Point-of-Care" (POCUS): il futuro è già qui


In mani esperte (medici d’urgenza formati), la POCUS consente diagnosi rapida e affidabile, senza muovere il paziente dal letto.

  • Studio multicentrico USA (393 pazienti):

    • Sensibilità: 92.7%

    • Specificità: 90.9%

  • Permette trattamento tempestivo, riduce attese

  • Ancora poco diffusa in Italia, ma utilissima in contesti d’urgenza


🧲 Risonanza magnetica: un’arma preziosa, ma per pochi casi


✅ Quando è indicata?


  • In gravidanza (evita radiazioni)

  • Per studio di fistole complesse o recidivanti

  • In pazienti con allergia al contrasto iodato o insufficienza renale


📊 Performance:


  • Sensibilità: 86–94%

  • Specificità: 88–92%


🚫 Limiti:


  • Costosa

  • Lunga (30–45 minuti)

  • Non sempre disponibile in urgenza


⚠️ Esami da evitare nella fase acuta


Colonscopia


  • Controindicata in fase acuta

  • Rischio di perforazione

  • Va fatta 6–8 settimane dopo la risoluzione dei sintomi, soprattutto nei pazienti con:

    • diverticolite complicata

    • età >50 anni senza screening recente

    • sospetto carcinoma del colon


Clisma opaco


  • Oggi considerato obsoleto

  • Può causare perforazione

  • Non raccomandato


📸 Radiografia addominale: ha ancora senso?


Solo in casi molto selezionati:


  • sospetta occlusione intestinale

  • ricerca di aria libera in addome

  • orientamento rapido in pronto soccorso


Non diagnostica la diverticolite, ma può orientare verso complicanze.


📌 In sintesi: quale esame scegliere?

Paziente / Contesto

Esame consigliato

Dolore addominale con febbre

TAC con mdc

Giovane, sintomi lievi, BMI normale

Ecografia addominale

Gravidanza

RMN addome e pelvi

Sospetto ascesso / peggioramento clinico

TAC urgente

Fase acuta

❌ Colonscopia da evitare

Dopo la fase acuta (>6 sett.)

✅ Colonscopia (se indicata)

💬 Conclusioni


La diagnosi precoce e corretta è il primo passo per evitare complicanze della diverticolite e scegliere il trattamento più adatto. Spesso, una TAC fatta al momento giusto evita un ricovero lungo o un intervento inutile.


Ogni paziente è diverso: età, peso, storia clinica e quadro sintomatologico guidano la scelta dell’imaging. E proprio per questo, è importante affidarsi a uno specialista che sappia leggere la clinica e non solo l’esame.


Se hai sintomi sospetti, non aspettare. Con una buona diagnosi, possiamo curare in tempo e spesso evitare interventi.


Dr. Francesco Caruso

Specialista in chirurgia dell’apparato digerente

Chirurgia mininvasiva, proctologia, gastroenterologia

📍 Disponibile per visite specialistiche in Calabria, Milano e telemedicina

📞 Per appuntamenti: 333 8887415

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