Diagnosi della diverticolite - TAC ecografia o risonanza? Facciamo chiarezza
- Francesco Caruso
- 27 lug
- Tempo di lettura: 3 min

Una delle domande più frequenti che ricevo in ambulatorio è:
“Dottore, ma che esame devo fare per sapere se ho la diverticolite?”
Spesso si arriva al pronto soccorso con un dolore addominale importante, magari associato a febbre, e si viene sottoposti rapidamente a una TAC. Altre volte si tenta una diagnosi con ecografia, magari privata o in studio. In altri casi si rimanda tutto alla colonscopia… che però, in fase acuta, può essere addirittura pericolosa.
Vediamo quindi quali sono gli esami giusti, quando vanno fatti e a chi sono più indicati.
🧠 L’importanza di una diagnosi corretta
La diverticolite può avere una presentazione molto variabile, da forme lievi a quadri acuti e pericolosi per la vita. Per questo, è fondamentale:
confermare la diagnosi clinica
valutare la gravità
escludere complicazioni come ascessi, perforazioni, fistole o ostruzioni
Sbagliare o ritardare l’imaging può significare curare male o tardi una condizione potenzialmente seria.
🩻 TAC con mezzo di contrasto: lo standard assoluto
✅ Quando usarla?
Sempre, quando si sospetta una diverticolite con febbre, dolore acuto o segni sistemici
📊 Dati tecnici:
Sensibilità: 98–99%
Specificità: 99–100%
Identifica con precisione:
infiammazione parietale
presenza di diverticoli
edema del mesentere
aria libera
ascessi, fistole, ostruzioni
💡 Caso reale:
Una paziente di 64 anni, diabetica, arriva con febbre 38.4°C e dolore addominale in fossa iliaca sinistra. Viene fatta una TAC: diverticolite con piccolo ascesso retrocolico di 3 cm. Nessun segno peritonitico. Grazie alla diagnosi tempestiva, si è evitato l’intervento e si è proceduto con drenaggio percutaneo e antibiotici EV → dimessa in 7 giorni.
📷 Ecografia addominale: utile, ma in mani esperte
✅ Quando può essere usata?
In fase iniziale o nei pazienti giovani, normopeso, senza segni sistemici
Quando la TAC non è subito disponibile
Come triage rapido, ad esempio in PS o ambulatorio
📊 Dati:
Sensibilità: 77–98%
Specificità: 80–99%
Utile per:
infiammazione del sigma
esclusione di patologie ginecologiche o urinarie
💡 Il punto critico:
Ecografia e obesità non vanno d’accordo. Se il paziente ha un BMI >30, l’ecografia spesso non riesce a visualizzare bene l’intestino profondo. In questi casi, meglio non perdere tempo e andare diretti alla TAC.
🩺 Ecografia "Point-of-Care" (POCUS): il futuro è già qui
In mani esperte (medici d’urgenza formati), la POCUS consente diagnosi rapida e affidabile, senza muovere il paziente dal letto.
Studio multicentrico USA (393 pazienti):
Sensibilità: 92.7%
Specificità: 90.9%
Permette trattamento tempestivo, riduce attese
Ancora poco diffusa in Italia, ma utilissima in contesti d’urgenza
🧲 Risonanza magnetica: un’arma preziosa, ma per pochi casi
✅ Quando è indicata?
In gravidanza (evita radiazioni)
Per studio di fistole complesse o recidivanti
In pazienti con allergia al contrasto iodato o insufficienza renale
📊 Performance:
Sensibilità: 86–94%
Specificità: 88–92%
🚫 Limiti:
Costosa
Lunga (30–45 minuti)
Non sempre disponibile in urgenza
⚠️ Esami da evitare nella fase acuta
❌ Colonscopia
Controindicata in fase acuta
Rischio di perforazione
Va fatta 6–8 settimane dopo la risoluzione dei sintomi, soprattutto nei pazienti con:
diverticolite complicata
età >50 anni senza screening recente
sospetto carcinoma del colon
❌ Clisma opaco
Oggi considerato obsoleto
Può causare perforazione
Non raccomandato
📸 Radiografia addominale: ha ancora senso?
Solo in casi molto selezionati:
sospetta occlusione intestinale
ricerca di aria libera in addome
orientamento rapido in pronto soccorso
Non diagnostica la diverticolite, ma può orientare verso complicanze.
📌 In sintesi: quale esame scegliere?
Paziente / Contesto | Esame consigliato |
Dolore addominale con febbre | TAC con mdc |
Giovane, sintomi lievi, BMI normale | Ecografia addominale |
Gravidanza | RMN addome e pelvi |
Sospetto ascesso / peggioramento clinico | TAC urgente |
Fase acuta | ❌ Colonscopia da evitare |
Dopo la fase acuta (>6 sett.) | ✅ Colonscopia (se indicata) |
💬 Conclusioni
La diagnosi precoce e corretta è il primo passo per evitare complicanze della diverticolite e scegliere il trattamento più adatto. Spesso, una TAC fatta al momento giusto evita un ricovero lungo o un intervento inutile.
Ogni paziente è diverso: età, peso, storia clinica e quadro sintomatologico guidano la scelta dell’imaging. E proprio per questo, è importante affidarsi a uno specialista che sappia leggere la clinica e non solo l’esame.
Se hai sintomi sospetti, non aspettare. Con una buona diagnosi, possiamo curare in tempo e spesso evitare interventi.
Dr. Francesco Caruso
Specialista in chirurgia dell’apparato digerente
Chirurgia mininvasiva, proctologia, gastroenterologia
📍 Disponibile per visite specialistiche in Calabria, Milano e telemedicina
📞 Per appuntamenti: 333 8887415


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