Obesità ed apnee notturne: come la perdita di peso può farti tornare a respirare
- Francesco Caruso
- 11 ago
- Tempo di lettura: 3 min

Russare forte, avere risvegli improvvisi con la sensazione di soffocare, sentirsi stanchi e assonnati durante il giorno: sono sintomi che molti sottovalutano, ma che possono nascondere una sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS), una condizione spesso legata all’obesità.
Secondo le linee guida internazionali, oltre il 70% delle persone con OSAS ha un eccesso di peso e la gravità del disturbo peggiora all’aumentare del BMI.
Obesità ed Apnee: Che cos’è l’OSAS
L’OSAS è caratterizzata da ripetute interruzioni della respirazione durante il sonno, causate dal collasso delle vie aeree superiori. Ogni pausa può durare da pochi secondi fino a oltre un minuto, riducendo l’ossigenazione del sangue e causando micro-risvegli che impediscono un sonno profondo e ristoratore.
Perché l’obesità aumenta il rischio
Il tessuto adiposo in eccesso, soprattutto a livello del collo e del torace, restringe lo spazio delle vie aeree e aumenta la resistenza al passaggio dell’aria. Inoltre, il grasso viscerale riduce la capacità polmonare, peggiorando il controllo respiratorio durante il sonno.
Il risultato? Più peso significa:
Maggior numero di apnee per ora di sonno
Maggior durata delle pause respiratorie
Peggior ossigenazione e affaticamento cardiaco
Le conseguenze sulla salute
Obesità ed apnee. Non si tratta solo di un problema di sonno: l’OSAS non trattata aumenta il rischio di:
Ipertensione arteriosa
Infarto e ictus
Diabete di tipo 2
Aritmie cardiache
Riduzione delle capacità cognitive e della memoria
La perdita di peso come terapia
Le linee guida SICOB 2023 e IFSO 2024 confermano che la riduzione del peso corporeo è uno dei trattamenti più efficaci per migliorare o risolvere l’OSAS nei pazienti obesi.
Il dimagrimento, soprattutto quando significativo e stabile nel tempo, riduce:
Il volume del tessuto adiposo cervicale
La pressione sulle vie aeree
L’infiammazione cronica delle mucose
Il ruolo della chirurgia bariatrica
Quando dieta e attività fisica non bastano, la chirurgia bariatrica può rappresentare una svolta.Numerosi studi dimostrano che fino all’80% dei pazienti con OSAS migliora o risolve completamente il disturbo dopo una perdita di peso significativa grazie a interventi come la sleeve gastrectomy o il bypass gastrico.
Esperienza reale: dal CPAP alla libertà
Luca, 46 anni, BMI 44, dormiva da anni con la CPAP (il ventilatore a pressione positiva) per apnee severe. Dopo una sleeve gastrectomy e 45 kg di perdita di peso in un anno, ha sospeso la CPAP: il monitoraggio del sonno ha mostrato la scomparsa delle apnee notturne. Oggi dice: “Dormo bene, respiro bene e mi sveglio pieno di energia”.
Conclusioni
Obesità e apnee notturne formano un circolo vizioso: il peso peggiora il sonno, il sonno disturbato peggiora il metabolismo e favorisce l’aumento di peso.Interrompere questo ciclo con un calo ponderale efficace e duraturo non significa solo respirare meglio, ma anche vivere più a lungo e in salute.
Dr. Francesco Caruso
Specialista in chirurgia dell’apparato digerente
Chirurgia mininvasiva, proctologia, gastroenterologia
Iscr. Ord. med. RM/57003 - PI 11455741006
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✅ 𝗩𝗲𝗱𝗶 𝗶𝗹 𝗺𝗶𝗼 𝗰𝘂𝗿𝗿𝗶𝗰𝘂𝗹𝘂𝗺 𝗲 𝗹𝗲 𝗿𝗲𝗰𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶:
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