Il ministro della salute ed il NITAG: una commedia all'italiana
- Francesco Caruso
- 18 ago
- Tempo di lettura: 2 min

Su questa storia del NITAG è necessario un breve recap:
5 agosto 2025 – Il ministro #Schillaci firma il decreto di nomina del Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle #vaccinazioni (NITAG), organismo che dovrebbe valutare le #evidenze #scientifiche su vaccini, epidemiologia e sicurezza, formulare raccomandazioni tecniche al Ministero e orientare le #strategie nazionali, garantendo decisioni fondate su dati solidi. Ma dentro ci finiscono anche figure note per posizioni antiscientifiche e apertamente critiche sui vaccini.
16 agosto 2025 – Dieci giorni dopo, il ministro scioglie la commissione che lui stesso aveva appena nominato.
A questa decisione, naturalmente, non è mancata una celebrazione giornalistica degna dell’Istituto Luce:
“Schillaci difende la scienza”
“Il ministro chiude ai No Vax”
“Trasparenza e rigore”
“il coraggio del ministro”
Tutto bello, se non fosse che in quei dieci giorni, tra le altre cose:
• La Fondazione #Gimbe ha definito la scelta un “atto di grave irresponsabilità”
• La Società Italiana di Igiene e la Federazione degli Ordini dei #Medici hanno parlato di “sconcerto” per la presenza di membri “non coerenti con le evidenze scientifiche”
• Una petizione online, promossa da #Garattini, #Bassetti, Cartabellotta e #Burioni, ha raccolto oltre 34.000 firme per chiedere la revisione delle nomine
• La dott.ssa Francesca #Russo rifiuta l’incarico per la presenza nel gruppo di figure “con posizioni anti-vaccinali, ritenute non in linea con le evidenze scientifiche”
Solo a quel punto, dopo 10 giorni di polemiche feroci e decine di istituzioni scientifiche e personalità di rilievo sulle barricate, il ministro “fu colto da un leggerissimo sospetto” (con un livello di attenzione pari a quello di #Fantozzi quando, trovando la casa piena di pane, sospetta che la moglie abbia una tresca con il panettiere), che forse, ma dico forse, qualcosa andava cambiato, e scioglie la commissione.
Ragazzi, qui siamo difronte a qualcosa di clamoroso e fantastico, degna del miglior Bertolaso: prima costruisce il problema, poi si mette (o gli mettono, poco importa) la medaglia al petto per averlo risolto.
Questo non è “coraggio politico”. È goffaggine. È navigare a vista. È piegarsi alla protesta solo quando diventa insostenibile, dopo aver esposto il Paese a un #danno d’immagine enorme.
Un ministro della Salute non può permettersi leggerezze e retromarce di questo livello. La risposta corretta a un passo falso del genere non è celebrare un finto coraggio, ma ammettere l’errore e rivolgere a tutti gli italiani scuse vive e sincere per aver firmato qualcosa di inappropriato, inadatto e potenzialmente dannoso. Sarebbe l’unico “atto di coraggio” ammissibile e credibile.
Dr. Francesco Caruso
Specialista in chirurgia dell’apparato digerente
Chirurgia mininvasiva, proctologia, gastroenterologia
Iscr. Ord. med. RM/57003 - PI 11455741006
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𝗖𝗢𝗠𝗠𝗘𝗡𝗧𝗔, 𝗠𝗘𝗧𝗧𝗜 𝗠𝗜 𝗣𝗜𝗔𝗖𝗘 𝗘 𝗖𝗢𝗡𝗗𝗜𝗩𝗜𝗗𝗜. Per me è molto importante. Se non metti mi piace e non commenti, potrei non poter più scrivere articoli divulgativi come questo.
✅ 𝗩𝗲𝗱𝗶 𝗶𝗹 𝗺𝗶𝗼 𝗰𝘂𝗿𝗿𝗶𝗰𝘂𝗹𝘂𝗺 𝗲 𝗹𝗲 𝗿𝗲𝗰𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶:
✅ 𝗟𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗲𝗰𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲:


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