L’obesità è un fattore di rischio per lo sviluppo di tumori
- Francesco Caruso
- 11 ago
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Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha confermato un dato che molti sottovalutano: l’obesità non è solo una malattia cronica in sé, ma aumenta in modo significativo il rischio di sviluppare diversi tipi di tumore.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e le linee guida internazionali IFSO-WGO 2022, almeno 13 forme di cancro sono oggi riconosciute come correlate all’eccesso di peso corporeo. Questa associazione è talmente forte che l’obesità è ormai considerata, insieme al fumo, uno dei principali fattori di rischio oncologici modificabili.
Obesità e tumori: gli studi
Gli studi epidemiologici dimostrano che l’obesità aumenta il rischio di sviluppare:
Tumore del colon-retto
Tumore della mammella (soprattutto in post-menopausa)
Tumore dell’endometrio
Tumore dell’esofago (adenocarcinoma)
Tumore della cistifellea
Tumore del fegato (epatocarcinoma)
Tumore del pancreas
Tumore del rene
Tumore della tiroide
Tumore dell’ovaio
Meningioma
Mieloma multiplo
Tumore dello stomaco (cardias)
Secondo i dati internazionali, circa 15-20% di tutti i decessi per cancro sono attribuibili all’obesità.
Perché l’obesità aumenta il rischio di tumori
I meccanismi sono complessi e coinvolgono vari fattori biologici:
Infiammazione cronica di basso grado – Il tessuto adiposo in eccesso produce citochine infiammatorie che favoriscono mutazioni cellulari e crescita tumorale
Alterazioni ormonali – Aumento di estrogeni, insulina e IGF-1 stimola la proliferazione cellulare
Resistenza insulinica e iperinsulinemia – Fattori che possono promuovere lo sviluppo di tumori ormono-dipendenti e non
Stress ossidativo – Maggior danno al DNA e ridotta capacità di riparazione cellulare.
Alterazioni del microbiota intestinale – Cambiamenti nella flora batterica che possono favorire processi cancerogeni
Un rischio che parte presto
L’obesità in età giovanile è particolarmente pericolosa: numerosi studi hanno dimostrato che l’eccesso di peso in adolescenza aumenta il rischio di sviluppare tumori da adulti, anche dopo un eventuale dimagrimento.
Prevenzione: il ruolo della chirurgia bariatrica
Il calo di peso significativo e stabile ottenuto con la chirurgia bariatrica non solo riduce il rischio di malattie cardiovascolari e diabete, ma abbassa anche il rischio di diversi tumori.In uno studio di coorte su oltre 88.000 pazienti, chi aveva perso peso grazie a chirurgia bariatrica ha mostrato una riduzione del 33% dell’incidenza di tumori correlati all’obesità rispetto a chi non era stato operato.
Esperienza clinica: la prevenzione invisibile
Maria, 51 anni, BMI 42, con diabete e ipertensione, decise di sottoporsi a bypass gastrico. Dopo due anni aveva perso 41 kg, normalizzato la glicemia e ridotto la terapia per la pressione. Quello che non vedeva – ma che la letteratura scientifica conferma – era un beneficio silenzioso: il rischio di tumori ormono-dipendenti si era drasticamente abbassato.Maria non ha solo guadagnato salute oggi, ma ha probabilmente ridotto il rischio di malattie gravi nei prossimi vent’anni.
Messaggio chiave
L’obesità non è un semplice problema estetico, ma una condizione che può determinare il futuro oncologico di una persona. Agire presto – con alimentazione equilibrata, attività fisica, supporto medico e, nei casi indicati, chirurgia bariatrica – significa investire nella prevenzione dei tumori.
Dr. Francesco Caruso
Specialista in chirurgia dell’apparato digerente
Chirurgia mininvasiva, proctologia, gastroenterologia
Iscr. Ord. med. RM/57003 - PI 11455741006
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