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Il tuffo mortale: la sindrome da idrocuzione

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Dr. Francesco Caruso - Specialista in chirurgia mininvasiva e senza dolore - Tel. 333/8887415 - mail: carusochirurgo@gmail.com

L’estate è il momento in cui il mare, i laghi e le piscine tornano a riempirsi di vita. Ma dietro un gesto apparentemente innocuo come tuffarsi in acqua fredda può nascondersi un rischio sottovalutato: la sindrome da idrocuzione, conosciuta in termini popolari come “shock termico”.Si tratta di un evento raro, ma potenzialmente fatale, che può colpire anche persone giovani e sane.


Idrocuzione: Cos’è e come si verifica

La sindrome da idrocuzione è una brusca reazione dell’organismo all’immersione improvvisa in acqua fredda, soprattutto quando il corpo è surriscaldato, dopo un pasto abbondante o un’attività fisica intensa. Il meccanismo è duplice:


  1. Vasocostrizione rapida: il passaggio repentino da caldo a freddo provoca una contrazione improvvisa dei vasi sanguigni cutanei, con un brusco aumento della pressione arteriosa

  2. Riflesso vagale: lo stimolo termico intenso, soprattutto a livello del viso (innervato dal nervo trigemino), attiva il nervo vago causando bradicardia e, nei casi estremi, arresto cardiaco o perdita di coscienza


La combinazione di questi fattori può determinare sincope in acqua e, se non si interviene, annegamento. Studi su riviste di medicina d’urgenza (es. Resuscitation, 2021) confermano che il meccanismo più pericoloso è proprio l’arresto cardiaco riflesso, improvviso e silenzioso.


Chi è più a rischio


Non serve essere cardiopatici per esserne vittima:


  • bambini e adolescenti, per la maggiore reattività del sistema nervoso autonomo

  • persone anziane, soprattutto con ipertensione o cardiopatie

  • chi si tuffa dopo esposizione prolungata al sole o attività fisica intensa

  • chi assume alcolici (vasodilatazione periferica e alterazione della termoregolazione)


Nella mia esperienza clinica, ricordo un uomo di 45 anni, sportivo, che dopo una partita di beach volley sotto il sole di luglio si è tuffato in mare senza gradualità: ha perso conoscenza in pochi secondi. Il recupero è stato immediato grazie a un amico bagnino, ma il caso avrebbe potuto avere esito tragico.


Sintomi e segnali di allarme


L’idrocuzione può manifestarsi con:

  • vertigini, nausea, malessere improvviso

  • confusione o disorientamento

  • perdita di coscienza in acqua

  • arresto cardiaco improvviso


Spesso non c’è tempo per avvertire sintomi premonitori: il crollo può essere immediato.


Come prevenirla


Le raccomandazioni più efficaci, riprese anche da linee guida di prevenzione annegamento (World Health Organization – Global Report on Drowning, 2023), sono semplici:


  • Evitare tuffi improvvisi quando si è surriscaldati

  • Entrare in acqua gradualmente, bagnando prima viso, collo, torace e braccia

  • Attendere almeno 2-3 ore dopo un pasto abbondante

  • Evitare tuffi in solitaria, soprattutto in luoghi non sorvegliati

  • Prestare attenzione a bambini e adolescenti, che tendono a sottovalutare il rischio


Cosa fare in caso di sospetto


Se una persona perde conoscenza in acqua:

  1. Rimuoverla dall’acqua il più rapidamente possibile, in sicurezza

  2. Valutare respirazione e polso

  3. Se assenti, avviare immediatamente rianimazione cardio-polmonare (RCP)

  4. Utilizzare un defibrillatore semiautomatico (DAE) se disponibile

  5. Allertare subito i soccorsi (112 in Italia)


Conclusioni


La sindrome da idrocuzione non è una “leggenda metropolitana”: è un rischio reale, poco conosciuto, ma prevenibile quasi al 100% con pochi accorgimenti. Un tuffo, per quanto piacevole, non vale il rischio di un’aritmia fatale. L’acqua va approcciata con rispetto e gradualità.


Dr. Francesco Caruso

Specialista in chirurgia dell’apparato digerente

Chirurgia mininvasiva, proctologia, gastroenterologia

Iscr. Ord. med. RM/57003 - PI 11455741006

📍 Disponibile per visite specialistiche in Calabria, Milano e telemedicina

📞 Per appuntamenti: 333 8887415


📅 𝗣𝗿𝗲𝗻𝗼𝘁𝗮 𝗼𝗿𝗮 𝗹𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝘃𝗶𝘀𝗶𝘁𝗮!

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𝗖𝗢𝗠𝗠𝗘𝗡𝗧𝗔, 𝗠𝗘𝗧𝗧𝗜 𝗠𝗜 𝗣𝗜𝗔𝗖𝗘 𝗘 𝗖𝗢𝗡𝗗𝗜𝗩𝗜𝗗𝗜. Per me è molto importante. Se non metti mi piace e non commenti, potrei non poter più scrivere articoli divulgativi come questo.


✅ 𝗩𝗲𝗱𝗶 𝗶𝗹 𝗺𝗶𝗼 𝗰𝘂𝗿𝗿𝗶𝗰𝘂𝗹𝘂𝗺 𝗲 𝗹𝗲 𝗿𝗲𝗰𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶:


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