Il miglior chirurgo
- Francesco Caruso
- 16 ago
- Tempo di lettura: 2 min

Per anni, da giovanissimo #medico, ho creduto che il miglior #chirurgo fosse colui che sapeva eseguire l’intervento magnifico, capace di affrontare il caso più complesso. Credevo che la grandezza chirurgica risiedesse nel gesto tecnico insuperabile.
Oggi, a 42 anni (anche se già da tempo, in realtà), so che quella convinzione era un grossolano #errore. Un errore che vorrei non commettesse la maggior parte di voi.
Il gesto tecnico è importante, per carità! Ma scontato. È roba da scimmie: lo impari, lo ripeti, lo automatizzi. E se non sei neppure troppo portato, ci pensano le nuove tecnologie a correggerti. Suturatrici, dissettori, e infine il “robot”, che ci renderà tutti uguali, e alla lunga tutti inutili (ci sono venditori di robot - cosiddetti specialist - capaci di gesti chirurgici più precisi di molti chirurghi, ndr). Non è lì che si misura la statura di un chirurgo.
𝗜𝗹 𝘃𝗲𝗿𝗼 𝗰𝗵𝗶𝗿𝘂𝗿𝗴𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝗴𝗶𝘂𝗱𝗶𝗰𝗮 𝘀𝘂𝗹 𝘁𝗮𝘃𝗼𝗹𝗼 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼, 𝗺𝗮 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗲 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗹’#𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼. È colui che sa scegliere con lucidità quando operare, cosa operare, come operare, chi operare e, soprattutto – amici miei, imprimetevelo bene nella testa – 𝗰𝗵𝗶 𝗡𝗢𝗡 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝗿𝗲.
È colui che sa dire NO quando tutti si aspettano un sì, che distingue chi trarrà beneficio dall’operazione da chi verrà soltanto danneggiato. È quello che non tratta la lista operatoria come un album di figurine da completare. È colui che riduce la sofferenza della persona, non le l’amplifica.
È colui che risolve problemi, non li crea.
Il chirurgo migliore non vede un intervento chirurgico, ma un vantaggio per il paziente; che riduce al minimo le complicanze e che, quando si presentano, le riconosce subito, senza negarle, senza inventare scuse, senza accusare i collaboratori per coprire le proprie insicurezze.
È colui che non misura il proprio valore dal numero di bisturi usati, ma dalla capacità di evitare sofferenza inutile.
È colui che dovrebbe essere valutato non soltanto per il numero di interventi eseguiti, ma anche per quelli non eseguiti. Per il numero di pazienti che entrano nel suo studio ed escono con (o senza) un’indicazione chirurgica.
È colui che rispetta. Tutti e tutto.
Perché, alla fine, un intervento chirurgico può farlo anche un asino ben addestrato. E non è bello, in una sala operatoria, sentire ragliare.
Dr. Francesco Caruso
Specialista in chirurgia dell’apparato digerente
Chirurgia mininvasiva, proctologia, gastroenterologia
Iscr. Ord. med. RM/57003 - PI 11455741006
📍 Disponibile per visite specialistiche in Calabria, Milano e telemedicina
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𝗖𝗢𝗠𝗠𝗘𝗡𝗧𝗔, 𝗠𝗘𝗧𝗧𝗜 𝗠𝗜 𝗣𝗜𝗔𝗖𝗘 𝗘 𝗖𝗢𝗡𝗗𝗜𝗩𝗜𝗗𝗜. Per me è molto importante. Se non metti mi piace e non commenti, potrei non poter più scrivere articoli divulgativi come questo.
✅ 𝗩𝗲𝗱𝗶 𝗶𝗹 𝗺𝗶𝗼 𝗰𝘂𝗿𝗿𝗶𝗰𝘂𝗹𝘂𝗺 𝗲 𝗹𝗲 𝗿𝗲𝗰𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶:
✅ 𝗟𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗲𝗰𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲:


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