Esofagite eosinofila - diagnosi e trattamento
- Francesco Caruso
- 13 lug
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 6 ago

L’esofagite eosinofila (EoE) è una patologia infiammatoria cronica dell’esofago a genesi immuno-mediata, caratterizzata dalla presenza di un infiltrato eosinofilico ≥15 eosinofili per campo ad alto ingrandimento (HPF) nella mucosa esofagea, in assenza di altre cause note di eosinofilia esofagea. Un tempo misconosciuta o confusa con le forme refrattarie di MRGE, oggi rappresenta una delle principali cause di disfagia e ritenzione esofagea nei giovani adulti e nei pazienti allergici.
Secondo le linee guida congiunte ACG-JTF-EoE CONNECT 2023 (Dellon ES et al., Gastroenterology 2023;165(4):855–873), l’EoE è da considerarsi una malattia cronica, progressiva e fibrostenosante, che può portare, se non trattata, alla formazione di stenosi esofagee, anelli fibro-infiammatori (trachealizzazione) e impattamenti alimentari.
Esofagite eosinofila. La diagnosi si fonda su tre cardini:
Quadro clinico: disfagia per solidi, episodi ricorrenti di blocco del bolo, dolore toracico non cardiaco, sintomi atipici (pirosi, rigurgito, scarsa risposta agli IPP);
Endoscopia: aspetto spesso subdolo, ma in molti casi con segni tipici (anelli, solchi longitudinali, essudati biancastri, fragilità della mucosa);
Biopsie multiple: almeno 6 campioni (2 per terzo esofageo) da aree diverse, anche se la mucosa appare macroscopicamente normale.
Nel mio studio, negli ultimi anni, abbiamo assistito a un netto aumento di diagnosi di EoE, grazie all’uso sistematico di biopsie esofagee in pazienti con disfagia anche in assenza di lesioni visibili. Un giovane paziente di 29 anni, sportivo, da anni in cura per “presunta MRGE resistente”, era arrivato a evitare alimenti solidi per paura dell’impattamento. La gastroscopia, presso un altro centro, era stata definita "normale". Una nuova valutazione approfondita, con biopsie multiple, ha evidenziato 50 eos/HPF nel terzo medio-distale. Dopo una terapia personalizzata e un follow-up serrato, ha potuto tornare a mangiare carne e pane senza timore.
La terapia di prima linea, secondo le raccomandazioni UEG/ESNM 2022 (Lucendo AJ et al., United European Gastroenterol J 2022;10(1):5–42), si basa su tre approcci:
Terapia farmacologica: corticosteroidi topici non assorbibili (budesonide viscosa o fluticasone da deglutire)
Dieta di eliminazione: in particolare la 6-food elimination diet (SFED), oppure approccio step-up (2→4→6)
Dilatazione endoscopica: nei pazienti con stenosi fibrotiche refrattarie, sempre in ambiente esperto
Personalmente, ritengo che l’approccio combinato (farmaco + dieta + follow-up endoscopico con biopsie) sia il più efficace nei pazienti motivati.
Un altro caso emblematico è quello di una giovane donna con asma allergico e disfagia intermittente da anni, mai correttamente inquadrata. Dopo il trattamento con budesonide viscosa orale per 12 settimane (composto galenico preparato da laboratorio di fiducia, secondo dosaggio raccomandato), la remissione istologica completa (0 eos/HPF) è stata confermata al controllo istologico post-trattamento. La paziente oggi segue una dieta personalizzata e ha sospeso i farmaci, mantenendo stabilità clinica da oltre un anno.
Nel 2022 è stato approvato in Europa il primo trattamento biologico per EoE: Dupilumab, un anticorpo monoclonale anti-IL4/IL13, indicato nei casi gravi o refrattari a steroidi topici e dieta (Dellon ES et al., N Engl J Med 2022;386:2317–2328). In alcuni casi severi, l’accesso a questo farmaco ha permesso una remissione anche in pazienti adulti già sottoposti a dilatazioni multiple.
L’EoE, se riconosciuta precocemente, è perfettamente gestibile e potenzialmente guaribile, almeno clinicamente e istologicamente, nella maggior parte dei pazienti. La chiave è una gastroscopia attenta e mirata, seguita da un percorso terapeutico strutturato, eseguito in centri con esperienza in patologie funzionali e immuno-mediate dell’apparato digerente.
Dr. Francesco Caruso
Specialista in chirurgia dell’apparato digerente
Chirurgia mininvasiva, proctologia, gastroenterologia
📍 Disponibile per visite specialistiche in Calabria, Milano e telemedicina
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