top of page

Ernia inguinale nella donna: rara, sottovalutata, spesso miscunosciuta. Ma con la laparoscopia possiamo fare la differenza

Dr. Francesco caruso - Specialista in proctologia mininvasiva e senza dolore - Tel. 333/8887415 - mail: carusochirurgo@gmail.com
Dr. Francesco caruso - Specialista in proctologia mininvasiva e senza dolore - Tel. 333/8887415 - mail: carusochirurgo@gmail.com

Quando si parla di ernia inguinale, si pensa subito all’uomo. E in effetti è una patologia tipicamente maschile: il rapporto di incidenza è 9:1.


Ma proprio per questo, nelle donne, viene spesso trascurata, mal diagnosticata o operata in modo non ottimale.E il risultato, purtroppo, è spesso un’alta percentuale di recidive, dolore cronico, diagnosi errate e interventi chirurgici che non risolvono il problema.


La chirurgia laparoscopica, in questi casi, non è solo un’opzione tecnica. È una scelta strategica, diagnostica e terapeutica insieme.Lo confermano le più recenti linee guida EAES–HerniaSurge 2023, che dedicano un intero paragrafo al trattamento delle ernie inguinali nella donna.


🔍 Ernia femminile: meno visibile, ma più insidiosa


Nella donna, l’ernia inguinale si manifesta spesso in forma più profonda (ernia femorale, ernia crurale), o più piccola e intermittente, rendendo la diagnosi clinica molto più complessa.


Spesso i sintomi sono atipici:


  • Dolore cronico inguinale o pelvico

  • Fastidio durante i rapporti

  • Sensazione di “tiramento” che peggiora in piedi

  • Talvolta irradiato alla coscia (confuso con patologia ginecologica, ortopedica o nervosa)


Inoltre, fino al 17% delle donne operate in chirurgia open per presunta ernia inguinale, in realtà avevano una femorale, che non è stata correttamente trattata.


🧠 Un caso clinico che parla da solo


Paziente di 36 anni, infermiera, sottoposta 4 anni prima a intervento open per “ernia inguinale destra”. Da allora, dolori ricorrenti inguinali, peggiorati in posizione eretta, che le impedivano di stare in turno più di 4 ore. Visita clinica negativa. Inviata a tre specialisti ortopedici, trattata per “pubalgia”.


All’esame obiettivo dinamico, e successiva RMN pelvica + valutazione laparoscopica esplorativa, ho riscontrato ernia femorale destra recidiva, mai trattata prima. Intervenuta in laparoscopia con riparazione transaddominale laparoscopica (TAPP) e posizionamento di mesh leggera.


A 2 mesi: nessun dolore, ripresa piena del lavoro, ritorno all’attività sportiva.


“Mi dicevano che ero ansiosa. Ma era un’ernia, non la mia testa.”

📑 Cosa dicono le linee guida


Le linee guida HerniaSurge Group 2023 e EAES sono chiare:


“Nelle donne con ernia inguinale o sospetto clinico, è fortemente raccomandato l'approccio laparoscopico per la diagnosi differenziale e per la corretta identificazione di ernie femorali, crurali e recidive.”

Perché?

  • Le ernie femorali sono più frequenti nella donna (20–30%)

  • Sono più piccole, ma a rischio più alto di strangolamento intestinale

  • Nella chirurgia open, possono non essere riconosciute né trattate correttamente

  • La laparoscopia permette di visualizzare l’intera regione miopectinea, trattando tutte le ernie potenzialmente presenti (anche controlaterali)


🔧 Il mio approccio chirurgico


Nelle pazienti donne, quando vi è:


  • dolore inguinale cronico

  • recidiva dopo chirurgia open

  • dubbio diagnostico tra inguinale, femorale, crurale

  • necessità estetica o lavorativa

  • età giovane o sportiva


…propongo sempre la laparoscopia mininvasiva TAPP, in base alla morfologia dell’ernia e alle esigenze cliniche.


Utilizzo:


  • Mesh anatomiche leggere o 3D, in posizione preperitoneale

  • Tecnica a 3 trocar da 5 mm, senza tagli visibili

  • Intervento in day surgery, anestesia generale breve

  • Ripresa autonoma nelle 24 ore post-operatorie

  • Ritorno al lavoro tra il 4° e il 10° giorno


I risultati nella mia casistica:


📊 Recidiva < 1% a 3 anni

📊 Dolore cronico < 0.5 %

📊 Complicanze post-operatorie minime

📊 Pazienti altamente soddisfatte per recupero, comfort e gestione del dolore


🗣️ Un messaggio alle pazienti


Se sei una donna, e hai dolore inguinale, fastidio persistente dopo un intervento o rigonfiamenti anche piccoli che compaiono sotto sforzo, non accontentarti di diagnosi superficiali o “è tutto a posto”.


L’ernia femminile c’è, ma si vede solo se la si cerca nel modo giusto.

E quando si decide di operare, la laparoscopia non è una moda, ma il miglior strumento per evitare diagnosi errate, recidive e dolore persistente.

Comments


bottom of page