Cos’è l’obesità e quando una persona viene definita obesa
- Francesco Caruso
- 11 ago
- Tempo di lettura: 3 min

L’obesità non è semplicemente “avere qualche chilo di troppo”. È una malattia cronica, progressiva e complessa, riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come una delle principali sfide sanitarie globali del XXI secolo. Oggi interessa più di 1,5 miliardi di persone nel mondo e la sua diffusione continua a crescere, coinvolgendo non solo adulti ma anche bambini e adolescenti.
Definizione di obesità: non solo una questione di peso
In medicina, l’obesità viene definita principalmente attraverso l’Indice di Massa Corporea (IMC o BMI – Body Mass Index), calcolato dividendo il peso (in kg) per il quadrato dell’altezza (in metri). Secondo le linee guida internazionali ASMBS-IFSO 2022 e SICOB 2023, la classificazione standard è la seguente:
Sovrappeso: BMI 25,0 – 29,9 kg/m²
Obesità di classe I: BMI 30,0 – 34,9 kg/m²
Obesità di classe II: BMI 35,0 – 39,9 kg/m²
Obesità di classe III (o “grave”): BMI ≥ 40 kg/m²
Per le popolazioni asiatiche, la soglia viene abbassata: si parla di obesità già con un BMI >25 kg/m², a causa di un rischio metabolico più alto a parità di peso.
Ma il BMI non è l’unico parametro: la distribuzione del grasso corporeo (viscerale vs. sottocutaneo), la presenza di comorbidità (diabete di tipo 2, ipertensione, apnee notturne, steatosi epatica, ecc.) e la valutazione clinica complessiva sono essenziali per capire il reale rischio per la salute
Perché l’obesità è una malattia e non solo un “problema estetico”
L’obesità è associata a oltre 40 patologie croniche e potenzialmente letali, tra cui:
Diabete di tipo 2
Malattie cardiovascolari (infarto, ictus)
Apnee ostruttive del sonno
Steatosi epatica e cirrosi
Aumento del rischio di almeno 13 tipi di tumore, tra cui colon, mammella, pancreas e fegato
Si stima che ridurre il peso corporeo del 5-10% possa migliorare significativamente glicemia, pressione arteriosa, profilo lipidico e ridurre il rischio di complicanze gravi.
Come si arriva all’obesità: una malattia multifattoriale
Le cause non si riducono a “mangiare troppo e muoversi poco”. Le evidenze scientifiche confermano che l’obesità nasce da un’interazione complessa tra:
Genetica e predisposizione familiare
Ambiente obesogeno (alimentazione ipercalorica, sedentarietà)
Squilibri ormonali (es. ipotiroidismo, sindrome dell’ovaio policistico)
Fattori psicologici (stress, disturbi del comportamento alimentare)
Uso di farmaci che favoriscono aumento di peso
Alterazioni del microbiota intestinale
Questo significa che affrontare l’obesità richiede un approccio multidisciplinare e personalizzato, non soluzioni rapide o di moda.
Esperienze cliniche: quando la diagnosi cambia la vita
Molti pazienti arrivano in visita dicendo: “Dottore, non mi sento obeso, sono solo un po’ in carne”. Un mio paziente di 42 anni, imprenditore, con un BMI di 36 e ipertensione resistente, non si era mai percepito malato. Dopo una valutazione accurata, e con un approccio combinato (nutrizionale, psicologico e poi chirurgico), ha perso 38 kg in 18 mesi, ha sospeso la terapia antipertensiva e oggi pratica trekking ogni settimana. Il cambiamento è stato fisico, ma soprattutto mentale: ha capito che l’obesità non era un difetto estetico, ma un rischio serio per la sua vita.
Quando intervenire
Secondo le più recenti linee guida:
BMI ≥ 30 kg/m² con comorbidità importanti: valutare strategie mediche, endoscopiche o chirurgiche
BMI ≥ 35 kg/m², anche senza altre malattie: la chirurgia bariatrica è un’opzione raccomandata
Nei bambini e adolescenti con obesità grave e patologie correlate, un percorso specialistico precoce può cambiare radicalmente la prognosi
Conclusione: il peso è solo la punta dell’iceberg
Definire una persona “obesa” non significa giudicarla, ma riconoscere la presenza di una malattia seria, che richiede attenzione e un piano terapeutico mirato. La diagnosi precoce e un approccio personalizzato sono fondamentali per ridurre il rischio di complicanze e migliorare la qualità di vita.
Dr. Francesco Caruso
Specialista in chirurgia dell’apparato digerente
Chirurgia mininvasiva, proctologia, gastroenterologia
Iscr. Ord. med. RM/57003 - PI 11455741006
📍 Disponibile per visite specialistiche in Calabria, Milano e telemedicina
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✅ 𝗩𝗲𝗱𝗶 𝗶𝗹 𝗺𝗶𝗼 𝗰𝘂𝗿𝗿𝗶𝗰𝘂𝗹𝘂𝗺 𝗲 𝗹𝗲 𝗿𝗲𝗰𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶:
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