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Botulino: Sono venuto a contatto con un infetto. posso essere stato contagiato? Quali rischi e quali soluzioni

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Dr. Francesco Caruso - Specialista in chirurgia mininvasiva e senza dolore - Tel. 333/8887415 - mail: carusochirurgo@gmail.com

Negli ultimi giorni, il focolaio di botulismo a Diamante ha riportato sotto i riflettori un nemico invisibile ma potenzialmente letale: il Clostridium botulinum, il batterio responsabile della tossina più potente conosciuta in natura.Le domande si moltiplicano: Può essere infettato da persona a persona? Si può “mischiare” negli alimenti? Come si sviluppa? E quali sono i pericoli per la salute?


Cosa si intende per “botulino”


Il termine botulino viene spesso usato impropriamente per indicare sia il batterio (Clostridium botulinum) sia la tossina botulinica. Quest’ultima, in medicina estetica, è usata in forma purificata e dosaggi infinitesimali per scopi terapeutici e cosmetici. Nel caso delle intossicazioni alimentari, invece, parliamo di una tossina prodotta dal batterio che prolifera in condizioni anaerobiche (assenza di ossigeno), tipiche di conserve casalinghe, sottoli o alimenti mal conservati.


Come “si mischia” o contamina un alimento


Il Clostridium botulinum può contaminare un alimento quando:


  • Le materie prime sono già contaminate da spore del batterio.

  • Il processo di preparazione e conservazione non elimina le spore (che resistono anche alla bollitura).

  • Si creano condizioni ideali di crescita: assenza di ossigeno, temperatura adeguata e pH superiore a 4,6.


Il risultato è la produzione della tossina botulinica, invisibile, inodore e insapore: non altera l’aspetto del cibo, ma può essere letale anche in quantità minime.


Una persona può contagiare un’altra di botulismo?


Il botulismo alimentare non è una malattia contagiosa:


  • Non si trasmette per contatto diretto, né per via aerea, né con baci, abbracci o condividendo stoviglie.

  • L’unico modo per contrarre il botulismo alimentare è ingerire la tossina presente in un alimento contaminato


Le uniche eccezioni in cui si può parlare di “trasmissione” sono:


  • Botulismo da ferita, dove le spore colonizzano una lesione e producono tossina localmente (non contagioso comunque)

  • Botulismo infantile, dove le spore germinano nell’intestino di neonati sotto l’anno di età (ad esempio con il miele), ma anche qui non c’è passaggio da persona a persona.


Quindi, se una persona ha il botulismo, non può trasmetterlo ad altri: l’attenzione va concentrata sul cibo sospetto che ha consumato.


Il focolaio di Diamante: cosa insegna


Nel recente caso di Diamante, più persone hanno sviluppato sintomi compatibili con botulismo dopo aver consumato alimenti contaminati, con alcuni decessi e diverse ospedalizzazioni.Le indagini hanno coinvolto fornitori, produttori e punti vendita, evidenziando quanto sia facile che un alimento contaminato raggiunga più persone.


Quali sono i sintomi


Il botulismo alimentare non colpisce con febbre o dolori addominali intensi, ma con sintomi neurologici progressivi:


  • Visione doppia o offuscata

  • Difficoltà a parlare e deglutire

  • Debolezza muscolare generalizzata

  • Paralisi respiratoria nei casi più gravi


I sintomi possono comparire da poche ore fino a diversi giorni dopo l’ingestione.


Cosa fare in caso di sospetto


  • Non attendere: rivolgersi immediatamente a un pronto soccorso.

  • Se possibile, portare con sé l’alimento sospetto per l’analisi.

  • La terapia specifica è la somministrazione di siero antibotulinico, che neutralizza la tossina non ancora legata al sistema nervoso.

  • Nei casi gravi può essere necessario il supporto respiratorio in terapia intensiva.


Come prevenire


  • Sterilizzare correttamente conserve e sottoli, rispettando tempi e temperature adeguate.

  • Utilizzare aceto o acidificanti per mantenere il pH sotto 4,6.

  • Conservare in frigorifero gli alimenti a rischio.

  • Evitare il consumo di conserve casalinghe dall’aspetto o odore sospetto (attenzione a coperchi rigonfi o bolle).

  • Ricordare che la tossina botulinica è termolabile: viene inattivata a 85°C per almeno 5 minuti.


Conclusione

Il botulino non “si mischia” in senso magico, ma può contaminare facilmente un alimento se le condizioni lo permettono.Il caso di Diamante è un monito: la sicurezza alimentare non è mai un dettaglio. Una piccola disattenzione può trasformarsi in un pericolo reale per la vita.

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