Bendaggio gastrico: storia di un’epoca e perché oggi non si utilizza più
- Francesco Caruso
- 11 ago
- Tempo di lettura: 3 min
Negli anni ’90 e nei primi anni 2000, il bendaggio gastrico regolabile laparoscopico (Laparoscopic Adjustable Gastric Banding – LAGB) è stato uno degli interventi di chirurgia bariatrica più diffusi al mondo. Si trattava di una procedura relativamente semplice: un anello in silicone veniva posizionato attorno alla parte alta dello stomaco per creare una piccola tasca gastrica. Attraverso un port sottocutaneo, il bendaggio poteva essere regolato gonfiandolo o sgonfiandolo con soluzione fisiologica, modulando così il passaggio del cibo.
Negli anni d’oro, in molti Paesi il bendaggio gastrico ha rappresentato fino al 40% delle procedure bariatriche eseguite.
Bendaggio gastrico: Perché all’epoca era così popolare
Tecnica minimamente invasiva e rapida (30-45 minuti).
Assenza di resezioni o bypass intestinali.
Reversibilità teorica: il dispositivo poteva essere rimosso.
Basso rischio chirurgico iniziale rispetto ad altre procedure più complesse
I limiti emersi nel tempo
Con il passare degli anni, i dati di follow-up hanno mostrato tassi di fallimento molto elevati, con una percentuale importante di pazienti che recuperavano il peso perso o che sviluppavano complicanze tali da richiedere la rimozione del bendaggio.
Le problematiche più comuni:
Erosione gastrica
Il bendaggio poteva penetrare progressivamente nella parete dello stomaco, causando dolore, infezioni o sanguinamenti
Slippage (scivolamento del bendaggio)
Spostamento dalla sede originale, con ostruzione parziale o totale del passaggio del cibo
Dilatazione esofagea
Dovuta all’ostacolo cronico al passaggio alimentare, con conseguente disfagia e reflusso grave
Scarsa perdita di peso o recupero ponderale
Molti pazienti, dopo un iniziale dimagrimento, tornavano ad assumere alimenti ipercalorici liquidi o semisolidi, annullando l’effetto restrittivo
Necessità di reintervento
I dati internazionali indicano che oltre il 50% dei bendaggi posizionati viene rimosso entro 10 anni, spesso per complicanze o inefficacia
Perché oggi non andrebbero più posizionati
Le linee guida internazionali ASMBS-IFSO 2022 e SICOB 2023 non raccomandano più il bendaggio gastrico come opzione primaria nella chirurgia dell’obesità.Le ragioni sono chiare:
Risultati inferiori rispetto a sleeve gastrectomy e bypass gastrico in termini di perdita di peso e miglioramento delle comorbidità.
Alta percentuale di complicanze a medio-lungo termine.
Necessità frequente di rimozione e revisione chirurgica
E i bendaggi ancora in sede?
Per i pazienti che hanno ancora un bendaggio gastrico posizionato anni fa, le indicazioni attuali sono:
Valutazione clinica e radiologica per escludere complicanze silenti (erosione, dilatazione esofagea, malnutrizione).
Rimozione programmata in caso di sintomi, complicanze o inefficacia
Possibile conversione contestuale a un altro intervento bariatrico più efficace (sleeve, bypass, SADI-S)
In molti casi, la rimozione è consigliata anche in assenza di sintomi, per prevenire danni irreversibili all’esofago e allo stomaco
Un pezzo di storia della chirurgia bariatrica
Il bendaggio gastrico ha rappresentato un’importante tappa nella lotta contro l’obesità: ha aperto la strada alla diffusione della chirurgia bariatrica mininvasiva e ha contribuito a sviluppare tecniche e protocolli di follow-up oggi consolidati.Tuttavia, come accade in medicina, l’esperienza e le evidenze scientifiche hanno portato a superare questa tecnica in favore di procedure più sicure, efficaci e durature.
Conclusioni
Oggi il bendaggio gastrico è un capitolo chiuso per la maggior parte dei chirurghi dell’obesità. Resta una lezione importante: nella chirurgia bariatrica non basta un approccio “facile e reversibile”, ma serve un intervento che garantisca risultati stabili nel tempo, con il minimo rischio di complicanze.
Dr. Francesco Caruso
Specialista in chirurgia dell’apparato digerente
Chirurgia mininvasiva, proctologia, gastroenterologia
Iscr. Ord. med. RM/57003 - PI 11455741006
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✅ 𝗩𝗲𝗱𝗶 𝗶𝗹 𝗺𝗶𝗼 𝗰𝘂𝗿𝗿𝗶𝗰𝘂𝗹𝘂𝗺 𝗲 𝗹𝗲 𝗿𝗲𝗰𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶:
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